lunedì 21 marzo 2011

Modena City Ramblers - La Strada

mercoledì 9 marzo 2011

lunedì 7 marzo 2011

venerdì 4 marzo 2011

Lettere- Alda Merini

Rivedo le tue lettere d'amore
illuminata, adesso , dal distacco;
senza quasi rancore...

L'illusione era forte a sostenerci;
ci reggevamo entrambi negli abbracci
pregando che durassero gli intenti,
ci promettemmo il "sempre" degli amanti,
certi nei nostri spiriti d'Iddii...

...E hai potuto lasciarmi,
e hai potuto intuire un'altra luce
che seguitasse dopo le mie spalle!

Mi hai suscitato dalle scarse origini
con richiami di musica divina,
mi hai resa divergenza di dolore,
spazio per la tua vita di ricerca
per abitarmi il tempo di un errore...

...E mi hai lasciato solo le tue lettere
onde ne ribevessi la mia assenza!

giovedì 3 marzo 2011

mercoledì 2 marzo 2011

E ora che canzone ti canto che la mia tromba l’ha soffiata via il vento...

E alla fine lui se ne è andato. Ha spezzato questo sogno.
Rimago qui con le mie lacrime, ma sotto questa pioggia si confondono con l'acqua che scende dal cielo.Eppure il sapore delle lacrime è il sapore di un qualcosa di inatteso e inaspettato, voluto e sperato da quando libertà ha bussato ai nostri cuori.
Perso.
Ma per un Pascal che diceva "il cuore ha le sue ragioni che la ragione non comprende" c'è sempre un Machiavelli che ricorda che il fine giustifica i mezzi. Che un sogno non sarà mai abbastanza dolce, come la certezza di avere "tutto e subito", dopotutto il cuore è solo una piccola parte del nostro essere.Questo vuol dire essere "grandi"? Essere uomini? Saper rinunciare a qualcosa che per anni si è sognato?
Ancora non abbiamo scoperto come sarebbe stato addormentarsi abbracciati, ancora non abbiamo conosciuto che sapore avrebbero avuto le cene che avrei preparato mentre lui preparava le sue lezioni, ancora non abbiamo saputo quanto ci avrebbe scaldato da questo freddo inverno quelle canzoni jazz che risuonano a casa sua.Ancora non abbiamo scoperto, ma sarebbero state troppo belle da scoprire. Troppo bello domani, per poter ancora camibiare i propri piani.
Ho sempre messo il non pesare sulla mia famiglia, l'essere sempre disponibile per tutti quando c'era bisogno di me, la mia salute e soprattutto quella di mia mamma prima del raggiungimento di quegli obiettivi che per tutti sono priorità, ma per me solo obiettivi. E ora ne pago le conseguenze, per la seconda volta.
Una vita non compiuta ancora diventa quasi una colpa, la causa di un calcolo sempre in difetto su di me.
Vile, maledetto denaro. Tutto qui. L'amore si compra, il matrimonio si compra, le persone si comprano. I figli si comprano. Costano una casa, i soldi per il banchetto, la macchina potente, gli abiti firmati. Tutto si misura così.
E io, sciocca, che sto ancora qui a credere che due persone che si scelgono possono dividere la fatica, il dolore, la paura e moltiplicare la gioia. A pensare che il bello di avere dei figli è quello di mettere al mondo la speranza, nata dalla più bella forma di creazione, quella che con l'evoluzione non ha niente a che fare: l'amore.
Ma l'amore cos'è se non una parola?
Cos'è il matrimonio se non un contratto? E una donna una specie di essere pensante sforna marmocchi e che partecipa al budget familiare.E un uomo? Donatore di seme, con la sete di rivalasa sui suoi fallimenti e su quelli del suo passato, pronto a redimersi, dando vita a figli nati per sanare la propria ansia di cambiare le cose.
E addio cuore, addio sogno, troppo dolce, troppo inatteso.

Scegliamo di sposarci davanti a Dio, andiamo da Lui per giurargli di essere lì in piena libertà, fisica e spirituale, di amare per il resto della nostra vita la persona al dito del quale metteremo un cerchio di metallo, senza fine e senza inizio, a ricordare ogni giorno che da quel momento e per il tempo verrà che saremo disposti ad onorare l'altro e il nostro giuramento.
Questo dicono sia il matrimonio e poi si arrabbiano con me quando dico che non ci credo. Io credo in quel matrimonio, quello di due persone che non si dicono un semplice ti amo perchè dopo un pò di tempo si deve farlo, come a sintetizzare un percorso, ma che vanno davanti a Dio perchè vogliono fare dell'altro l'unico pezzo di mondo senza il quale non possono vivere, la loro meta, la meta di ogni gesto, pensiero, figlio. E Dio è loro testimone, e benedice il loro amore, non solo la loro unione.
AMORE D'ANIME.
L'ennesima utopia.

E c'è chi lo chiama compromesso.
Ecco qua di nuovo la mia vecchia Antigone e il suo " sono nata per condividere l'amore, non l'odio".Condividere: troppo grande la differenza con la parola compromesso.
Non c'è fine al mondo abbastanza importante da compromettere un'anima,una vita.
Ma forse devo solo ricordarmi che ognuno ha il diritto di scegliere a cosa rinunciare, ognuno di noi ha il diritto di scegliere di seguire la paura, ognuno di noi ha il diritto di scegliere la via più facile.
A me rimarrà sempre un sogno dolce sognato ad occhi aperti, fra le sue braccia, baciando le sue labbra.
E rimarranno i suoi occhi e tutto quello che sarebbe potuto essere.

martedì 1 marzo 2011

Colazione da Tiffany - La verità